UN FIERO URAGANO SI AVANZAVA DIETRO DI NOI Il germoglio dell’Unità d’Italia nel sangue di una battaglia e nella memoria di oggi L’unità di un Paese, come sappiamo, è prodotta dal sentimento dei suoi cittadini di costituire una comunità, pur fra mille differenze. E non c’è comunità possibile senza una memoria storica condivisa. Questo «concerto civico» – che è concerto poetico e musicale insieme – vuole ricordare dunque alcune cose importanti: vuole ricordare il centosessantesimo anniversario della battaglia che si svolse a Solferino e nei suoi dintorni appunto il 24 giugno 1859, battaglia la più cruenta del Risorgimento, con l’esercito piemontese e quello francese da una parte e l’esercito austriaco dall’altra; vuole ricordare la conseguente Unità d’Italia (1860), che precedette di un anno la proclamazione del Regno d’Italia (1861); vuole ricordare la fondazione della Croce Rossa che, avvenuta ufficialmente nel 1864, fu originata appunto dalla battaglia di Solferino, grazie alla testimonianza e all’impegno assiduo dello svizzero Henry Dunant (premio Nobel per la pace nel 1901), il quale, venuto sul posto per avvicinare Napoleone III e parlargli di certi affari suoi, si trovò ad assistere alla carneficina, e allo strazio dei feriti, rimanendone sconvolto; vuole ricordare, in forma di dedica ideale, il luminosissimo esempio d’umana misericordia delle donne di Castiglione nel soccorrere feriti e moribondi d’ogni nazionalità. Vuole ricordare in somma che è dal sangue di quella battaglia che nacque sia la fondamentale Unità di questo Paese sia un’organizzazione umanitaria così benemerita nel mondo. Il concerto è incentrato sulla lettura d’un insieme di testimonianze (di giovani soldati sopravvissuti, specialmente), scelte e versificate dal più “civile” poeta italiano del novecento, Roberto Roversi, e d’un “rosario” (Undici rose rosse per l’anniversario d’una battaglia) del poeta e dicitore Nicola Muschitiello. Tale lettura è armoniosamente intrecciata con una coordinata suite di musiche di compositori appartenenti alle tre aree culturali rappresentate sul campo di battaglia. Essa comprende anche alcune poesie originali dei due poeti, per accostare gli avvenimenti rievocati a un sentimento di pietas legato all’oggi.